Sentenza mai depositata, torna libero il boss dell’Anonima sequestri

I giudici non hanno depositato le motivazione della sentenza con la quale è stato condannato all'ergastolo

©Torres/Lapresse

CAGLIARIGraziano Mesina torna libero. Il bandito, figura di spicco dell’Anonima sequestri, è uscito dal supercarcere cagliaritano di Badu e Carros ed è tornato nella sua Orgosolo. Per lui solo quattro prescrizioni: obbligo di dimora, presentarsi ogni giorno alla caserma dei carabinieri, non uscire la notte e non andare all’estero.

Graziano Mesina, 78 anni di cui oltre 40 trascorsi in carcere, è tornato in libertà perchè i giudici della Corte d’Appello di Cagliari, a 6 anni di distanza dal suo arresto nel 2013 per traffico di droga, non avevano ancora depositato le motivazioni della sentenza con cui lo avevano condannato all’ergastolo. Così Mesina attenderà a casa sua a Orgosolo, praticamente in regime di libertà vigilata, la sentenza della Corte di Cassazione. In caso di condanna, tornerà in carcere.

“Che cosa farò? Non vedo l’ora di essere a casa, andrò subito a salutare i parenti, poi si vedrà”, ha detto Grazianeddu lasciando il penitenziario di Badu e Carros in auto con l’avvocato Beatrice Goddi. Non sembrava sorpreso della decisione dei giudici: “Certo, ci speravo ma non me l’aspettavo e sono felice. E ho fiducia. Aspettiamo la Cassazione”.

(LaPresse)

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