Usa, la figlia di Reagan difende Ford: “Anch’io abusata e in silenzio per decenni”

Il presidente Trump ha messo in dubbio le accuse

©Axelle Woussen/Bauer/Lapresse

MILANO (LaPresse)Patti Davis, figlia dell’ex presidente Ronald Reagan, scende in campo a difesa di Christine Blasey Ford. La donna che ha accusato di un’aggressione sessuale il giudice Brett Kavanaugh, nominato dal presidente Donald Trump per la Corte suprema. Trump ha messo in dubbio le accuse della docente universitaria, affermando che denunciarle dopo oltre 30 anni dimostrerebbe la loro infondatezza.

La confessione di Patti Davis, figlia dell’ex presidente Reagan

Davis, in un editoriale sul Washington Post ripreso dai media di tutto il mondo, ha raccontato la propria esperienza analoga e affermato di capire il motivo per cui Ford non denunciò subito. Spiega che anche lei fu aggredita sessualmente da un dirigente del settore della musica: “Non lo dissi a nessuno per decenni, non ad amici, a un fidanzato, a un terapista, neanche a mio marito quando mi sposai anni dopo”.

In difesa di Blasey Ford e contro Donald Trump

Quindi, scrive: “Non mi stupisce per nulla che per oltre 30 anni Christine Blasey Ford non abbia parlato dell’aggressione”. E aggiunge, a proposito della critica rivolta da Trump alla docente universitaria sulla mancanza di informazioni dettagliate sull’aggressione: “E’ importante capire come funziona la memoria negli eventi traumatici”, “la sua memoria è vivida e dettagliata dell’attacco in sé”.

Davis ha anche appoggiato la richiesta di Ford perché l’Fbi indaghi sulla vicenda: “Chiedere un’indagine sull’incidente non è una grande richiesta. A meno che loro vogliano semplicemente liberarsi di lei. Che è, in ogni caso, una delle ragioni per cui le donne hanno paura di parlare”.

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