Zingaretti fa il populista: “Liliana Segre perfetta come Capo dello Stato”

Il segretario del Pd da New York lancia l'eventuale candidatura della senatrice al Quirinale

Foto:Cecilia Fabiano - LaPresse

Liliana Segre Capo dello Stato. È l’idea del segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti che ha di fatto appoggiato un’eventuale candidatura da parte della senatrice. Un annuncio che sa un po’ di populismo dopo quanto avvenuto negli ultimi giorni e le polemiche seguite alle minacce mosse nei confronti della senatrice, superstite dell’Olocausto.

Le parole di Zingaretti su Liliana Segre

È una grandissima personalità – ha detto Zingaretti da New York – che si presenta benissimo per un ruolo come quello del presidente della Repubblica. È un faro e un punto di riferimento della democrazia del nostro Paese”. “Se non fossi stato qui oggi probabilmente sarei stato a Milano”. Il leader del Pd ha poi parlato di quello che rappresenta il tema caldo degli ultimi mesi. Quello della manovra economica e, più in generale, di quello che sarà il quadro economico del nostro Paese nei prossimi mesi.

L’idea del segretario Pd sulla manovra economica

“Il tema della crescita, dello sviluppo, del rilancio dell’economia – ha detto ancora Zingaretti – è un tema vero e non va abbandonato. Ma è anche vero che l’Italia si è rimessa sui binari giusti, quelli dello sviluppo e del controllo della spesa pubblica, del rapporto con l’Europa non subalterno ma giusto. Ed è senza dubbio questo ciò che ha fatto riconoscere ai mercati finalmente la riapertura di una politica seria. Ora al centro va messo il tema dello sviluppo e della crescita e su questo occorre insistere con decisione”. Per Zingaretti le linee da seguire sono chiare: “Quello che dobbiamo unire è la compatibilità di bilancio e la lotta all’ingiustizia sociale e credo che con questa manovra abbia aperto una nuova strada. Settanta giorni fa lo spread era a 240 mentre ora è crollato, cosa che consente un certo risparmio. Quello che bisogna giudicare è se la strada intrapresa dal governo è quella corretta oppure no. Personalmente credo che si tratti di una via corretta che consente di concertare con i partner europei i livelli della spesa pubblica. In ventiquattro ore d’accordo abbiamo recuperato 14 miliardi di euro di flessibilità”.

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