Concorsi ‘truccati’ per entrare nell’esercito e nelle forze dell’ordine: 15 arresti

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

NAPOLI – Concorsi truccati, la guardia di finanza ha eseguito 15 misure cautelari.

I destinatari del provvedimento

Tra i destinatari  del provvedimento c’è anche il generale dell’esercito in pensione Luigi Masiello (ai domiciliari), titolare di una scuola di formazione che risultata coinvolta nell’inchiesta.

Accanto a lui il dipendente civile del Ministero della Difesa Giuseppe Zarrillo, e l’artigliere Sabato Vacchiano. Le indagini hanno riguardato ben nove concorsi che sono stati banditi a cavallo tra il 2015 e il 2016. Nello specifico tre per entrare nell’esercito, altrettanti per i carabinieri, due per far parte della polizia e uno per entrare nella guardia di finanza. Va chiarito tuttavia che arresti eseguiti questa mattina riguardano ciò che è accaduto soltanto riguardo al ‘VFP4’, la ferma volontaria quadriennale nell’esercito.

Si tratta di un concorso necessario per entrare nelle forze armate che prevede quesiti a risposta multipla. E le relative risposte esatte, secondo l’accusa, sarebbero andate di pari passo con l’algoritmo di fatto messo in vendita.

La denuncia che ha fatto partire le indagini

Un meccanismo ‘perfetto’, senza possibilità di errore. Motivo per il quale tra le persone arrestate figura anche il dipendente della società privata che aveva sottoscritto il contratto di fornitura dei test stessi. Il tutto è nato nel febbraio di due anni fa a seguito di una denuncia di un soggetto che avrebbe dovuto partecipare a quel concorso e che invece ha deciso di smascherare questo meccanismo.

Le somme richieste per la ‘sicura’ vittoria

Secondo quanto raccolto in quella denuncia il generale, che era stato indicato come un ‘preparatore privato’, avrebbe provato a spingerlo al pagamento di una somma pari a 25mila o 50mila euro per il superamento del concorso per l’arruolamento di 490 allievi marescialli dei carabinieri. La cifra più bassa avrebbe consentito di ricevere una solida raccomandazione una volta superate le prove scritte. Quella più alta, raddoppiata rispetto alla prima, avrebbe permesso all’esaminando di vincere il concorso senza alcun problema.

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