Comunali come un campo di calcio, Maresca: “Caso Pjanic pagina buia”

Il magistrato attacca Manfredi: “Juventino? Avrà avuto un’infanzia triste”

NAPOLI – Le Iene riaprono il caso di Juventus-Inter del 28 aprile 2018, quando i bianconeri conquistarono i tre punti al termine di una gara contestatissima, mostrando il video della sala Var, al momento del famigerato fallo di Pjanic su Rafinha, che avrebbe dovuto portare al secondo giallo per il centrocampista juventino con conseguente espulsione. Un video che mostra chiaramente che il Var, Paolo Valeri, disse qualcosa all’arbitro Daniele Orsato, che però non ammonì Pjanic. La Juve quindi restò in superiorità numerica e conquistò i tre punti, strappando lo scudetto al Napoli allenato da Maurizio Sarri. Dopo un primo servizio su questo caso clamoroso, con il video di quegli interminabili secondi che prima non si trovava e poi è spuntato fuori ma incredibilmente senza audio, cancellato chi sa come e da chi, Orsato, Valeri e il designatore, Nicola Rizzoli, hanno querelato il programma di Italia Uno: proprio la querela ha fatto saltare fuori le immagini “mute”, dalle quali alcuni esperti, analizzando il labiale, hanno scoperto che in sala Var l’assistente Giallatini dice a Valeri: “Per me è giallo, per me è giallo” e Valeri gli risponde “Sì, certo”. Nonostante ciò, Orsato, come detto, non espelle Pjanic.
Abbiamo incontrato ieri il magistrato Catello Maresca, candidato a sindaco di Napoli e tifoso sfegatato degli azzurri, a margine della celebrazione eucaristica di ringraziamento al cardinale Sepe, e gli abbiamo chiesto in esclusiva per ‘Cronache’ cosa ne pensa del servizio delle Iene su Inter-Juventus.
“Che è una bella pagina di giornalismo. E ad un giornalista che pone domande”, risponde Maresca, “o insinua dubbi esibendo prove di gialli veri o presunti nella mancata espulsione di Pjanic, chi si sente sotto accusa, l’arbitro, dovrebbe fornire elementi per chiarire, diradare quei dubbi. E invece l’arbitro ha scelto la via della querela che consentirà alle Iene, che sono Iene, di eccepire la verità nel procedimento. Ed io spero che un giudice possa esprimersi su una delle tante pagine, definiamola controversa, del calcio malato in Italia. Ma, mi consenta”, prosegue Maresca, “le vorrei aggiungere un piccolo ricordo personale che purtroppo certe memorie corte nel mondo del calcio tendono sempre a mettere in soffitta, a seppellire sotto montagne di ricordi di sviste a favore della solita squadra. Ecco, le consiglio di fare una telefonata all’allora procuratore federale della Figc, il dottor Giuseppe Pecoraro. Oppure può recuperare una intervista, che per fortuna nessuno ha ancora cancellato sul web, rilasciata dal dottor Pecoraro ad un giornale napoletano, proprio su quelle immagini del Var, sulle risposte dell’arbitro Daniele Orsato rispetto ai tanti dubbi sollevati per la mancata espulsione del centrocampista bianconero e sulla stranezza che alle immagini dei rapporti tra Var room e Orsato non c’è audio e tutto questo materiale fu fornito alla Procura Federale nel campionato successivo. Qualcuno”, sottolinea Maresca, “se l’è mangiato l’audio? Comunque sia, tornando alla sua domanda sul servizio delle Iene, torno a dirle: una bella pagina di giornalismo per provare ad illuminare quelle pagine oscure del calcio italiano… ”.

Gaetano Manfredi


Posso chiederle che cosa ne pensa lei del fatto che il suo competitor di sinistra, Gaetano Manfredi, è tifoso della Juventus?
“Eh”, risponde Maresca, “che cosa vuole che le dica? Mi spiace per lui. Avrà frequentato male. Avrà avuto una brutta infanzia. Non lo so, non mi interessa. Io sono un tifoso sfegatato del Napoli. Da sempre e lo sarò per sempre tifoso della squadra e della maglia azzurra. Questione di sangue. Questa domanda, sul fatto che Manfredi è orgogliosamente juventino”, conclude Maresca, in ogni caso le consiglio di porla all’interessato, non a me”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome