Silvia Romano, il rapimento dopo aver denunciato molestie e casi di pedofilia

È questa una delle linee seguite dagli inquirenti in un caso ricco di punti interrogativi

NAIROBI – Silvia Romano, la 23enne rapita in Kenya sette mesi fa, potrebbe aver pagato per aver denunciato molestie e casi di pedofilia. È questo l’ultimo risvolto di indagini che, dopo uno sprint iniziale, sembrano vedere gli inquirenti brancolare nel buio. La polizia di Nairobi segue al momento tre piste. Quella del sequestro per ottenere un riscatto, per tapparle la bocca su casi di pedofilia a Likoni o riguardo un caso di molestie a Chakama.

Le ipotesi degli inquirenti sul caso di Silvia Romano

Quel che risalta all’occhio è la carenza delle indagini da diversi punti di vista. Innanzitutto quelle mai svolte nell’albergo di Mombasa dove Silvia aveva soggiornato. Cosa strana, che ha lasciato di stucco anche i titolari della stessa struttura ricettiva. Al momento in carcere ci sono tre persone i quali sarebbero però solo gli esecutori materiali del rapimento. Nulla sui mandanti, dunque, né sul movente, anche perché, come sembra, a collaborazione tra autorità somale e italiane non è andata avanti come si sperava. Alcune risposte potrebbero arrivare dalla figura di un 31enne, Davide Ciarrapica, gestore di un centro per bambini che la Romano aveva conosciuto ad una festa. E del quale si era ciecamente fidata. Lo aveva seguito, era stata da lui accolto all’aeroporto quando era tornata in Kenya.

I troppi ‘buchi’ nelle indagini

Da quel momento, poi, dall’arrivo cioè a Chakama, più nulla. E la chiave del rapimento potrebbe essere proprio quel centro per bambini, dove Silvia avrebbe potuto assistere a molestie che aveva deciso naturalmente di denunciare. A sette mesi dalla scomparsa della 23enne quindi, non solo non si hanno sue notizie, ma sembrerebbe anche che le indagini siano a un punto morto. Troppi conti che non tornano, troppe ombre e poche luci negli spostamenti della ragazza nei vari villaggi keniani. E quelle amicizie, quel giro ‘strano’ che andrebbe valutato con attenzione per raggiungere, forse, la verità.

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