Salute, al Gaslini il primo autotrapianto polmonare pediatrico: salva una bimba di 10 anni

Una giovanissima vita salvata grazie a una delle più importanti eccellenze del nostro paese

MILANO – Nuovo successo per la scienza italiana. Grazie ai medici dell’Ospedale ‘Gaslini’ di Genova, che “hanno inventato una strategia terapeutica innovativa. Per dare una possibilità alla bambina che, candidata a trapianto di cuore e polmone, era stata rifiutata da 6 centri trapianto nazionali ed internazionali per l’estrema gravità e fragilità delle sue condizioni”.

L’ospedale Gaslini è un’eccellenza italiana

Una giovanissima vita salvata grazie a una delle più importanti eccellenze del nostro Paese. “Per prima hanno recuperato la funzionalità del cuore. In seguito quella dei polmoni, attraverso l’assistenza in Ecmo (un dispositivo salvavita che sostituisce la funzione di cuore e polmoni) e quattro interventi innovativi ad altissima complessità”, descrivono l’operazione dal nosocomio ligure. Spiegando che “dopo 75 giorni vissuti collegata all’Ecmo, la bambina è tornata a casa con la prospettiva di poter riprendere a crescere e a vivere una vita soddisfacente”.

Un delicatissimo intervento ha salvato la vita della piccola

La piccola si è salvata da “un’equipe multidisciplinare e multiprofessionale. Composta da rianimatori, cardiologi, cardiochirurghi, anestesisti, infermieri, tecnici perfusionisti e fisioterapisti” dell’istituto. Realizzando, “per la prima volta in letteratura su paziente pediatrico” un autotrapianto polmonare. “Siamo veramente orgogliosi di questa modalità di lavorare in team multiprofessionale. La capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà e di studiare nuovi percorsi terapeutici, proporzionati e personalizzati, è una delle caratteristiche identitarie degli operatori del Gaslini”, ha detto il direttore generale, Paolo Petralia.

La bambina, 10 anni, originaria di Varese, è nata prematura da una gravidanza gemellare. Ed è affetta da una complessa cardiopatia congenita ed una grave malformazione polmonare, un’ipoplasia del circolo arterioso polmonare di destra. La malattia è peggiorata anche dopo la presa in carico presso la Cardiologia del Gaslini.

L’obiettivo era recuperare la funzione polmonare

Di fronte a una aspettativa di vita inferiore all’anno, si è reso necessario tentare di recuperare la funzione del polmone destro. Attraverso un delicatissimo intervento condotto dal Maurizio Marasini, direttore della Cardiologia, e dal cardiologo Martino Cheli. Alla paziente, in arresto cardiaco, i medici hanno posto un Extracorporeal membrane oxygenation. Un sofisticato dispositivo in grado di vicariare la funzione del cuore e dei polmoni, da Andrea Moscatelli, direttore della Uosd centro di terapia intensiva neonatale e pediatrica.

Il primo autotrapianto polmonare pediatrico

L’equipe ha così elaborato una procedura complessa. “In un delicatissimo intervento di cateterismo cardiaco durato 9 ore, per prima cosa si è creata una comunicazione tra l’atrio destro e quello sinistro. Per risolvere lo scompenso cardiaco e passare dalla modalità di Ecmo più invasiva a quella meno invasiva, con esclusivo supporto della funzione polmonare”, ha rivelato Maurizio Marasini, direttore della Uoc Cardiologia del Gaslini.

Le fasi della complessa operazione

“A questo punto, è stato riportato il flusso dall’aorta nel polmone di destra, con inserimento di stent. In questo modo è stato recuperato il polmone destro”. Di fatto, “attraverso tutti questi delicati passaggi, la bambina ha potuto beneficiare di tutti gli effetti di un autotrapianto polmonare, il primo effettuato a questa età e per questa indicazione”, ha dichiarato Moscatelli.

L’elogio delle istituzioni

La notizia è stata salutata con entusiasmo anche dalle istituzioni. “Complimenti all’equipe del Gaslini per aver reso possibile un intervento mai effettuato prima su un paziente pediatrico”, ha detto il vicepremier, Luigi Di Maio. “Queste sono le nostre eccellenze e ne andiamo orgogliosi”. Mentre il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha ringraziato pubblicamente i medici per questo nuovo, grande successo scientifico e il ministro della Salute, Giulia Grillo. Augurando “alla piccola un futuro splendido”, ha ricordato come queste siano “le eccellenze da difendere”.

(LaPresse/di Dario Borriello)

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