Giustizia: processi più brevi con la nuova legge penale. Tutela donne: previsto l’arresto per chi vìola il divieto di avvicinamento

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 23-09-2021 Roma Senato - ddl riforma processo penale Nella foto Il voto finale Photo Roberto Monaldo / LaPresse 23-09-2021 Rome (Italy) Senate - Bill on criminal trial reform In the pic The vote

ROMA – Processi più brevi con la nuova legge penale grazie alla riforma approvata oggi dal Senato. L’obiettivo è quello di ridurre del 25% i tempi di durata dei processi penali. L’Italia è fino ad oggi il Paese dell’Ue che detiene il record dei tempi di durata per i processi penali.

L’improcedibilità
La norma sulla improcedibilità, quella che abbraccia i reati commessi dopo il primo gennaio 2020, entrerà in vigore, anche se con gradualità,  con gradualità per dare il tempo di organizzarsi agli uffici giudiziari. E, solo dal 2024 in appello, i processi potranno avere una durata al massimo (con le proroghe) 3 anni e in Cassazione un anno e mezzo. Tempi più lunghi per i Per i primi 3 anni: fino a 4 anni in appello e 2 in Cassazione. Non cadranno nell’improcedibilità  quei reati puniti con l’ergastolo, mentre saranno soggetti ad un regime speciale, con termini più ampi, quei reati classificabili di mafia e terrorismo.

I cambiamenti
Riforma anche dei tempi massimi necessari per le indagini. Infatti  “in caso di stasi del fascicolo, interverrà il gip per indurre il pm a prendere le sue decisioni. Superato il termine massimo, scatterà la discovery degli atti”. Mentre solo se è prevedibile la condanna “il pm potrà fare richiesta e il giudice è tenuto ad archiviare se gli elementi acquisiti  non consentono una “ragionevole previsione di condanna”.

Condanne
Le pene detentive di breve durata (entro i 4 anni) verranno sostituite da: “Semilibertà, detenzione domiciliare, lavori di pubblica utilità e pene pecuniarie.” Pene che potranno essere inflitte “direttamente dal giudice del processo senza aspettare il magistrato di sorveglianza”. Si bypasserà il processo, invece , nei casi di i particolare tenuità si estende l’ambito di applicabilità della causa di non punibilità già prevista dal codice penale. Per quanto concerne la messa alla prova e la giustizia ripartiva viene esteso “l’ambito di applicabilità della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato a specifici reati, puniti con pena detentiva non superiore a 6 anni, che si prestino a percorsi di riparazione. A tutela  delle donne è previsto l’arresto “per chi viola il divieto di avvicinamento”.

Le priorità
Sarà compito dei procuratori nei progetti organizzativi “indicare i reati a cui dare priorità nell’ambito di criteri generali indicati con legge dal Parlamento”. Inoltre Il pm e l’imputato “potranno impugnare condanne e assoluzioni”! e non solo nei casi limitati, vedi il proscioglimento da un reato punito con pena pecuniaria.

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