Guerra Russia-Ucraina: le truppe di Putin bombardano i corridoi umanitari

Interrotta l'evacuazione di civili a Sumy

Guerra Ucraina-Russia (AP Photo/Efrem Lukatsky)

ROMA – Le truppe di Putin bombardano i corridoi umanitari: interrotta l’evacuazione di civili da Sumy. Duro il ministero degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha accusato Putin di aver violato l’accordo del cessate il fuoco: “La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol e impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi. Un bambino ieri è morto di sete. I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli stati a chiedere pubblicamente alla Russia di lasciar andare via i civili”.

Stoltemberg: “Colpiti i civili”

E il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che “ci sono notizie credibili di civili colpiti durante l’evacuazione. Colpire civili è un crimine di guerra ed è inaccettabile, c’è bisogno di veri corridoi umanitari che siano pienamente rispettati. Le forze russe stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol – ha continuato – Otto camion e trenta autobus pronti a consegnare aiuti umanitari a Mariupol e a evacuare civili a Zaporizhzhia. La pressione sulla Russia deve essere intensificata affinché mantenga i suoi impegni”. L’attacco di Putin all’Ucraina e l’impatto umanitario è devastante, molti civili sono stati uccisi o sono rimasti feriti, e 2 milioni di persone hanno lasciato il Paese. Si tratta della crisi di rifugiati che cresce più velocemente in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Abbiamo la responsabilità che non ci sia un’escalation del conflitto – ha concluso – e che questo non esca fuori dai confini dell’Ucraina altrimenti la situazione andrebbe fuori controllo”.

La risposta

A Keluba e Stoltemberg ha fatto eco il segretario di Stato americano, Antony Blinken da Tallin: “Nei prossimi giorni – ha detto – rafforzeremo il supporto all’Ucraina per difendersi e proteggere la popolazione”. Mentre il portavoce dell’Unicef James Elder, ha scritto su Twitter che “un milione di bambini sono fuggiti dall’Ucraina in sole due settimane. Non abbiamo mai visto una crisi umanitaria così veloce e così su larga scala”.

Papa Francesco preoccupato

Il Segretario di stato vaticano Pietro Parolin in queste ora ha contattato telefonicamente il ministro degli Esteri russo Seregi Lavrov a cui ha confessato la “profonda preoccupazione di Papa Francesco per la guerra in corso in Ucraina” sottolineando l’appello del Santo Padre  domenica durante l’Angelus in Piazza San Pietro affinchè “cessino gli attacchi armati, perché si assicurino dei corridoi umanitari per i civili e per i soccorritori, perché alla violenza delle armi si sostituisca il negoziato”. La notizia è stata diffusa dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

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