Vaticano, Promulgata Praedicate Evangelium: è riforma della Curia romana

Meno Dicasteri e più spazio ai laici: Papa Francesco promulga la nuova costituzione apostolica, intitolata 'Praedicate Evangelium' che conferma un processo di riforme avviato già nel 2013 con il suo arrivo in Vaticano.

Foto Vatican Media/LaPresse 27-03-2020 Città del Vaticano

MILANO – Meno Dicasteri e più spazio ai laici: Papa Francesco promulga la nuova costituzione apostolica, intitolata ‘Praedicate Evangelium’ che conferma un processo di riforme avviato già nel 2013 con il suo arrivo in Vaticano. É la riforma della Curia romana, la prima dal 1988. In quell’anno Papa Woitjla emanò la Pastor Bonus destinata ora a esser sostituita dal nuovo testo.

Papa Francesco mette per iscritto in 11 capitoli e 250 articoli il processo di riforma già avviato. La riforma, avverte, “non è fine a se stessa”, ma “un mezzo per dare una forte testimonianza cristiana” che dovrà “perfezionare ancora di più l’identità della stessa Curia romana”. La Chiesa viene chiamata alla “conversione missionaria” La firma al nuovo testo, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 5 giugno, giorno di Pentecoste, arriva nel giorno della “Solennità di San Giuseppe sposo della Beata Vergine Maria”, a 9 anni esatti dall’inizio del pontificato di Francesco, in occasione del quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato i propri auguri.

Si comincia dalla razionalizzazione dei Dicasteri, resa necessaria – scrive il pontefice – unendo tra loro quelli la cui finalità era molto simile o complementare, e razionalizzare le loro funzioni con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni di competenze e rendere il lavoro più efficace”. Il nuovo testo accorpa Propaganda Fide e il Pontificio consiglio per la nuova Evangelizzaazione: i due capi dicastero diventano entrambi pro-prefetti, la prefettura del Dicastero dell’Evangelizzazione è in capo al Papa.

Presso il Dicastero per la Dottrina della fede “è istituita la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori il cui compito è fornire al Romano Pontefice consiglio e consulenza e proporre le più opportune iniziative per la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili” che dovrà assistere “vescovi diocesani/eparchiali, le Conferenze episcopali e le Strutture gerarchiche orientali, i Superiori degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e le loro Conferenze nello sviluppare strategie e procedure opportune, mediante Linee Guida, per proteggere da abusi sessuali i minori e le persone vulnerabili e fornire una risposta adeguata a tali condotte da parte del clero e di membri degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, secondo le norme canoniche e tenendo conto delle esigenze del Diritto civile”.

Chi presta servizio in Curia dovrà condurre una “vita sobria” siano essi laici o consacrati. E porte aperte ai laici e alle laiche in ruoli di governo della Curia. “Ogni cristiano in virtù del Battesimo, è un discepolo-missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù. Non si può non tenerne conto nell’aggiornamento della Curia, la cui riforma, pertanto, deve prevedere il coinvolgimento di laiche e laici, anche in ruoli di governo e di responsabilità”.

di Laura Pirone

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