F1, GP Qatar: Hamilton vince e tiene accese le speranze. Alonso show e podio

Il Mondiale di Formula 1 più combattuto degli ultimi anni resta apertissimo a due gran premi dalla fine

(AP Photo/Darko Bandic)

MILANO – Il Mondiale di Formula 1 più combattuto degli ultimi anni resta apertissimo a due gran premi dalla fine. Lewis Hamilton, su Mercedes, si impone d’autorità nel nuovissimo Gran Premio del Qatar, restando al comando dall’inizio alla fine. Il rivale, attualmente in testa al Mondiale, Max Verstappen, giunge secondo con la sua Red Bull: ora i punti di distacco sono otto. I due fanno gara a sé dal primo all’ultimo giro (l’olandese deve solo risalire dal settimo posto a cui è stato relegato da una penalità, ma è un formalità che conclude in cinque giri). Lo spettacolo è alle loro spalle e ha un nome e un cognome: Fernando Alonso. Complice un’Alpine molto veloce e una strategia perfetta con una sola sosta, lo spagnolo torna sul podio dopo sette anni. L’ultima volta infatti c’era stato nel 2014, con una Ferrari, nel Gran Premio di Ungheria. Il podio diventa così un quadro perfetto che riassume la Formula 1: il campionissimo Hamilton, il presente e il futuro del circus, Verstappen, e un campione che ha vinto probabilmente meno di quanto avrebbe meritato ma che è una leggenda tra gli stessi suoi colleghi.

In un weekend faticoso le Ferrari limitano i danni giungendo al traguardo settima e ottava con Sainz e Leclerc. Davanti a loro Perez (Red Bull, quarto), Ocon (Alpine, quinto) e Stroll (Aston Martin, sesto).

Al via subito battaglia, soprattutto perché una penalità di cinque posizioni relega Verstappen, secondo in griglia, al settimo posto: alla prima curva è già quarto. Al quarto giro supera Gasly e si porta in terza posizione, al quinto supera anche Alonso, ed è secondo. Le prime due posizioni non cambieranno più: subito Hamilton e Verstappen vanno via e al decimo giro il terzo, Alonso, è già a 20 secondi.

Adesso la guerra psicologica si sposta sulle gomme, in un circuito nuovo su cui nessuno è sicuro dell’usura. Al 18esimo pit stop per Verstappen, che mette le dure per provare ad andare fino in fondo, e rientra sempre secondo davanti ad Alonso. Subito la Mercedes ‘copre’ facendo fermare Hamilton, che rientra sempre in testa con 10 secondi sul rivale della Red Bull. Anche per Hamilton gomme dure per provare a portare in fondo la sua monoposto senza ulteriori soste. I due però non ci riusciranno e dovranno fermarsi, di nuovo insieme, al 42esimo. Il distacco resta più o meno immutato, intorno agli otto secondi, fino al traguardo. Alonso, autore di una gara strepitosa, azzecca anche la strategia, rientra al 24esimo giro ai box, e riesce a tornare in pista all’ottavo posto davanti a Ricciardo. Dopo un’immediata risalita fino al quarto, si deve arrendere dopo una dura lotta alla Red Bull di Sergio Perez, che al 30esimo giro lo sorpassa.

Al 34esimo piccolo colpo di scena con Valtteri Bottas, in quel momento terzo, che chiede troppo alle sue gomme, ancora quelle con cui era partito, e una di loro cede. Pochi giri dopo si ritirerà, facendo un regalo alla Red Bull in ottica Mondiale costruttori. La Red Bull di Perez si ferma per il cambio gomme e cede il passo di nuovo ad Alonso. Via radio lo spagnolo chiede al muretto di dire al compagno di squadra, Ocon, di “lottare come un leone” per tenergli lontano il messicano della Red Bull, rientrato proprio alle sue spalle. Ma è lui per primo a lottare come un leone, sognando per tutta la gara un podio che manca dal 2014. A cinque giri dalla fine cominciano a cadere uno per uno i piloti che hanno tentato l’azzardo con le gomme dure, prima Russell, poi Latifi. Alonso deve resistere ancora pochi giri, cercando di evitare i cordoli e allo stesso tempo di difendersi da Perez che arriva forte da dietro. Ce la fa, e passa terzo sotto la bandiera a scacchi sventolata da Mutaz Barshim, campione olimpico qatariota di salto in alto insieme con il nostro Gianmarco Tamberi. Un salto come quello che ha fatto la Mercedes nelle ultime gare: Hamilton è tornato a dominare e a tenere dietro Verstappen con autorevolezza. Basterà per recuperare in due gran premi gli otto punti che lo separano dall’olandese? Si preannuncia un finale di campionato incandescente.

(Claudio Maddaloni/LaPresse)

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